Informazioni su Roberto Gava

Il Dr. Roberto Gava si è laureato in Medicina all'Università di Padova, si è specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, per poi perfezionarsi in Agopuntura Cinese e Omeopatia Classica.

Dopo dieci anni di lavoro in ambiente universitario ed essere stato autore di libri di Farmacologia e di più di un centinaio di pubblicazioni scientifiche, da una quindicina di anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali, rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, essendosi convinto che il medico deve aprirsi a molte tecniche terapeutiche scegliendo di volta in volta per il suo paziente quella che è più appropriata.

A proposito dei recenti vaccini ritirati e della libertà vaccinale

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In questi giorni ho ricevuto la seguente email:

“Egregio dottore, ho appena letto del ritiro da parte di alcun Stati del vaccino Esavalente Infanrix Hexa prodotto da GlaxoSmithKline. Domani, vado a firmare un non meglio identificato documento (al momento), presso il distretto sanitario per non vaccinare il mio secondo bambino di 2 mesi. Cosa già fatta per suo fratello, che ha due anni ed è meravigliosamente sano, vispo ed intelligente.

Io e mia moglie ci riteniamo fortunati ad abitare in Veneto, dove l’obbligo alla vaccinazione è stato abolito nel gennaio 2008, in quanto profondamente convinti che il non sapere se i nostri figli erano o meno immunologicamente deboli oppure allergici, anche solo ad un componente dei vaccini, non ci avrebbe fatto dormire. All’inizio abbiamo vagliato anche opinioni pro-vaccini, ma ci sono sembrate “da lavaggio del cervello”:
– “Sono sicuri. lo dice il Ministero!”.
– “E se poi si ammala, come vi sentireste da genitori?”.
– “Con i vaccini sono diminuite le malattie per le quali sono stati usati!”.
– “Con tutti gli immigrati che arrivano in Italia clandestinamente, chissà cosa portano da noi!”.
È di oggi la notizia del ritiro di 2.300.000 dosi potenzialmente pericolose del vaccino anti-influenzale ………… 2.300.000 dosi!!!
Mio suocero, ogni anno si inocula il vaccino anti-influenzale e ogni anno, puntualmente, becca l’influenza; al contrario di mia suocera che di farsi il vaccino non ci pensa nemmeno!

Quando il distretto chiama me o mia moglie per i vaccini dei figli, la persona al telefono (sempre la stessa responsabile), ci chiede perché non vacciniamo i bambini e ci dice che abbiamo notizie sbagliate o peggio false! Ci chiede sempre chi è il nostro Pediatra e se è stato lui a consigliarci di non vaccinare. La rassicuriamo sempre che il nostro Pediatra è allineato con il Ministero e che i vaccini ce li propone continuamente …… Noi facciamo sempre i nomi dei Dr. Gava e Serravalle, come fonti di notizie e non ci sembra che finora nessuno vi abbia denunciati per procurato allarme!!
L’ASL di Rimini premia i medici con 3.000 Euro se raggiungono una certa quota di vaccinati …..
Nel nostro bel Paese le menti che non seguono come caproni la corrente sono veramente poche. Quando dico a colleghi o conoscenti che i miei figli non sono vaccinati vengo guardato come un matto che mette a repentaglio la salute dei propri bambini. Noi andiamo per la nostra strada. Il tempo ci dirà se abbiamo fatto la cosa giusta, ma in cuore sentiamo di si!
All’intelligenza il buon Dio ha posto dei limiti, alla stupidità no.
Un saluto affettuoso, F. T.”.

A parte il fatto che non escluso che prima o poi troveranno il modo di creare qualche difficoltà al Dr. Serravalle e al sottoscritto, è sempre simpatico leggere le testimonianze della gente come questa: “Mio suocero, ogni anno si inocula il vaccino anti-influenzale e ogni anno, puntualmente, becca l’influenza; al contrario di mia suocera che di farsi il vaccino non ci pensa nemmeno!”.
vaccini godono di una buona fama, perché una volta venivano considerati dei veri e propri salvavita ed è difficile cambiare le convinzioni delle persone. Infatti, in base alla mia esperienza, credo che oggi le principali spinte a vaccinare vengano da due diverse forze: la paura dei genitori e l’insistenza dei nonni.

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Stiamo distruggendo il presente, il futuro e la felicità dei nostri figli?

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Oggi ho avuto occasione di osservare un bambino…
Aveva circa 4-5 anni. Era biondo, con gli occhi chiari e la pelle rosea, sicuramente morbida e calda al tatto. I capelli, fini allo sguardo, molto folti e un po’ spettinati, abbellivano il suo dolce visetto. Aveva un volto ben proporzionato e il suo sguardo, vispo e intelligente, mi trasmetteva serenità, bontà e fiducia.

Giocava con una macchinetta e muoveva abilmente le sue manine, lanciandomi ogni tanto uno sguardo perché si era accorto che lo stavo osservando. All’inizio mi ha fissato a lungo negli occhi, per capire chi fossi e poi ha ripreso a giocare con la sua macchinetta alzando solo ogni tanto il suo sguardo verso di me e accennando sempre più spesso ad un sorriso, sempre fissandomi a lungo negli occhi.
Poco dopo mi si è avvicinato e mi ha fatto vedere la sua macchinetta per ‘sentire’ meglio chi ero e cosa pensavo.

Nessuno di noi parlò. Non serviva aggiungere parole all’eloquenza ben più profonda dello sguardo, ma diventammo sicuramente amici; un’amicizia piccola e profonda nello stesso tempo, perché fondata sulla fiducia reciproca: lui aveva capito che lo osservavo con un amorevole stupore e che poteva quindi fidarsi di me.

Gli volevo bene come vogliamo bene ad ogni persona che vive nella purezza, nella semplicità, nel rispetto dell’altro, nell’apertura alla meraviglia della vita e nello stesso tempo nella piena libera espressione di se stessa.
Gli volevo bene come vogliamo bene ad ogni uomo, sapendo che la sua venuta arricchisce il mondo … e quindi anche noi stessi e il nostro piccolo e personale mondo.

Chi diventerà quel bambino da grande? Quale sarà la missione per cui Dio lo ha creato? Riuscirà a capirla e a realizzarla? Riuscirà a mantenersi una persona che vive nella purezza, nella semplicità, nel rispetto dell’altro, nell’apertura alla meraviglia della vita e nello stesso tempo nella piena espressione di se stessa? Riuscirà a restare sano, sia nel corpo che nella mente?

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Consiglio vaccinale ad una giovane mamma ‘sola’

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In questi giorni ho ricevuto il seguente messaggio:
Buonasera Dr. Gava, ho letto purtroppo in ritardo il suo libro “Le vaccinazioni pediatriche” e cioè quando avevo già fatto somministrare al mio bambino (ora di 6 mesi) la prima dose di 2 tipi di vaccino, tra cui un esavalente. Dopo aver più volte consultato il suo libro, ho deciso di sospendere i cicli di vaccino, pur andando incontro (dal mio compagno e da familiari, conoscenti e amici) a forti critiche per la decisione presa: sostengono che avendo iniziato le vaccinazioni non si possono più interrompere. Costoro sostengono il vero o le vaccinazioni possono essere interrotte senza conseguenze negative per il bambino? Grazie per l’attenzione. Distinti saluti e complimenti per il suo Capolavoro. D. P. S.“.

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Un giudizio equilibrato sulle vaccinazioni pediatriche

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In questi ultimi anni, nel nostro Paese abbiamo assistito ad una grande ribellione verso l’obbligo delle vaccinazioni infantili, un rifiuto che lentamente ha dato origine ad un vero e proprio Movimento partito dalla base e che è andato ingrossandosi pian piano.

A questo Movimento appartengono quasi sempre persone che sono state mosse da forti, e spesso anche tragiche, esperienze personali o da un carattere libero e insofferente nei riguardi dei condizionamenti, subdoli ma sempre presenti, delle ideologie dominanti le quali, come la storia dell’uomo da sempre insegna, in alcuni casi sono addirittura controllate da persone che si servono della propria posizione, intelligenza e conoscenze scientifiche per giustificare quelle scelte che permettono loro vari tipi di speculazioni.

Il Movimento contro le vaccinazioni obbligatorie, invece, come abbiamo detto, è partito dalla base, ma proprio per questo, basandosi più sul buon senso che su solide motivazioni scientifiche, ha prestato il fianco a facili critiche e non è stato a lungo considerato.

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Importanza della segnalazione delle reazioni avverse ai vaccini

Nel 2008, il Bollettino d’Informazione sui Farmaci, bimestrale dell’AIFA (Agenzia Italiana del farmaco), ha pubblicato un articolo sulle reazioni avverse in età pediatriche spontaneamente segnalate nel corso di tutto l’anno 2007. È emerso che “le segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse sono uno strumento di monitoraggio poco utilizzato in ambito pediatrico, cioè in quella fascia d’età per la quale la disponibilità delle informazioni sulla sicurezza è ancora più limitata.


Cosa fare dopo una vaccinazione

Se prima di una vaccinazione, in caso di dubbio, conviene non fare nulla, cioè non vaccinare e attendere di essere certi che il bambino stia bene e sappia gestire lo stress immunitario causato dalla vaccinazione, dopo una vaccinazione la sola cosa che non bisogna mai fare è non fare, attendere e rinviare il problema.
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Adiuvanti conservanti ed eccipienti

È ormai a tutti noto che le specialità commerciali dei vaccini in commercio non sono costituite solo dai germi (batterici o virali) o da alcune loro frazioni, perché a questi devono essere sempre associate varie sostanze (genericamente e impropriamente definite ‘eccipienti’) che possiamo dividere in 4 gruppi:
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Rosolia e vaccino antirosolia

La malattia

La rosolia è una malattia molto comune e lieve che colpisce l’infanzia, anche se oggi la frequenza maggiore si è spostata verso l’età di 10-14 anni.
Le complicazioni sono molto rare e costituite in genere dalla trombocitopenia con porpora, da artriti, da artralgie e dall’encefalite.
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Varicella e vaccino antivaricella-zoster

La malattia

Il virus della varicella (conosciuto come alpha Herpes-virus 3), essendo identico a quello dell’Herpes zoster, viene chiamato virus della Varicella-Zoster (VZV).
Il virus viene trasmesso da una persona con infezione da varicella o da Herpes zoster a seguito di contatto diretto con soggetti suscettibili: per via aerea attraverso secrezioni respiratorie oppure tramite il fluido contenuto nelle vescicole per contatto o per inalazione.
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Malattia di Rotavirus e vaccino antirotavirus

La malattia

Il rotavirus è un virus a RNA ubiquitario … che rappresenta la principale causa di gastroenterite acuta nell’infanzia con oltre 600.000 morti all’anno, concentrati però quasi completamente nei Paesi in via di sviluppo.
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