Stiamo distruggendo il presente, il futuro e la felicità dei nostri figli?

Oggi ho avuto occasione di osservare un bambino…
Aveva circa 4-5 anni. Era biondo, con gli occhi chiari e la pelle rosea, sicuramente morbida e calda al tatto. I capelli, fini allo sguardo, molto folti e un po’ spettinati, abbellivano il suo dolce visetto. Aveva un volto ben proporzionato e il suo sguardo, vispo e intelligente, mi trasmetteva serenità, bontà e fiducia.

Giocava con una macchinetta e muoveva abilmente le sue manine, lanciandomi ogni tanto uno sguardo perché si era accorto che lo stavo osservando. All’inizio mi ha fissato a lungo negli occhi, per capire chi fossi e poi ha ripreso a giocare con la sua macchinetta alzando solo ogni tanto il suo sguardo verso di me e accennando sempre più spesso ad un sorriso, sempre fissandomi a lungo negli occhi.
Poco dopo mi si è avvicinato e mi ha fatto vedere la sua macchinetta per ‘sentire’ meglio chi ero e cosa pensavo.

Nessuno di noi parlò. Non serviva aggiungere parole all’eloquenza ben più profonda dello sguardo, ma diventammo sicuramente amici; un’amicizia piccola e profonda nello stesso tempo, perché fondata sulla fiducia reciproca: lui aveva capito che lo osservavo con un amorevole stupore e che poteva quindi fidarsi di me.

Gli volevo bene come vogliamo bene ad ogni persona che vive nella purezza, nella semplicità, nel rispetto dell’altro, nell’apertura alla meraviglia della vita e nello stesso tempo nella piena libera espressione di se stessa.
Gli volevo bene come vogliamo bene ad ogni uomo, sapendo che la sua venuta arricchisce il mondo … e quindi anche noi stessi e il nostro piccolo e personale mondo.

Chi diventerà quel bambino da grande? Quale sarà la missione per cui Dio lo ha creato? Riuscirà a capirla e a realizzarla? Riuscirà a mantenersi una persona che vive nella purezza, nella semplicità, nel rispetto dell’altro, nell’apertura alla meraviglia della vita e nello stesso tempo nella piena espressione di se stessa? Riuscirà a restare sano, sia nel corpo che nella mente?

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Informazioni su Roberto Gava

Il Dr. Roberto Gava si è laureato in Medicina all'Università di Padova, si è specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, per poi perfezionarsi in Agopuntura Cinese e Omeopatia Classica.

Dopo dieci anni di lavoro in ambiente universitario ed essere stato autore di libri di Farmacologia e di più di un centinaio di pubblicazioni scientifiche, da una quindicina di anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali, rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, essendosi convinto che il medico deve aprirsi a molte tecniche terapeutiche scegliendo di volta in volta per il suo paziente quella che è più appropriata.