Un problema che ci si pone frequentemente è se un bambino possa essere vaccinato o meno e in ogni caso cosa si deve fare prima di vaccinarlo (nel caso si decida in questo senso).
Prima di tutto è necessario raccogliere una buona anamnesi familiare dai genitori del bambino, con particolare riguardo alle loro eventuali malattie allergiche e autoimmunitarie, che sono quelle che più facilmente possono essere slatentizzate da un vaccino somministrato in un bambino troppo debole e immaturo.
Poi va eseguita un’attenta visita medica per ridurre il più possibile i danni da vaccinazione che in alcuni casi possono essere previsti sulla base di malattie o alterazioni presenti nel soggetto da vaccinare e che quindi non va vaccinato. Purtroppo, le visite mediche spesso non vengono neppure effettuate e se vengono fatte per lo più sono rapide e superficiali.
Dopo la visita medica, il medico deve valutare se i dati ottenuti dal bambino e dai suoi genitori possono contemplare una controindicazione, relativa e assoluta, alle vaccinazioni per decidere se il bambino in oggetto va esonerato o meno e, nel caso debba essere esonerato, se lo deve essere per un periodo limitato o per sempre.
Lo scarsissimo numero di bambini esonerati dalle vaccinazioni, in modo temporaneo o definitivo, indica chiaramente la sottovalutazione delle controindicazioni ai vaccini, del resto tutte ben note ai medici.
Ricordiamo infine ai genitori e in modo particolare ai medici che, se sussiste qualche dubbio sulla somministrazione del vaccino, la cosa più corretta che si può fare è attendere, anche perché la data della vaccinazione è sempre prorogabile.
Dr. Roberto Gava
(Tratto dal libro: Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2010)