Una mia amica veterinaria omeopata (si perché con l’omeopatia si possono curare anche gli animali e addirittura le piante … alla faccia di quelli che dicono che è solo un effetto placebo!), mi scrive il testo che segue:
“Eravamo davanti a una tavola imbandita con un gruppo di amici, alcuni dei quali si curano da anni con l’omeopatia. Ad un certo punto il discorso arriva alle terapie naturali. Io avevo già assaggiato un prosecco, un bianco e due rossi e lui racconta un episodio di alcuni giorni prima dicendo: ‘Entro in una farmacia di Trastevere e trovo una solerte farmacista milanese, molto informata e attiva. Chiedo un rimedio omeopatico: Arsenicum album 30ch che mi aveva prescritto il mio medico per telefono. Lei dice Non ce l’ho alla 30ch, ma alla 5ch! Davanti al mio viso contrariato (sto già pensando ad un’altra farmacia, ma è troppo lontana), lei aggiunge: Guardi, le do due confezioni da 5ch e le prende insieme; 5 + 5 fa 10, non è certo 30, ma ci si avvicina! L’ho guardata allibito e alzo gli occhi e vedo la pubblicità di Boiron che dice: Rivolgetevi al vostro medico e farmacista … andiamo bene!’. Auguro a tutti voi e all’Omeopatia un 2011 con meno ignoranza!!!”.
Continua a leggere l’articolo su www.informasalus.it